Dopo ormai tre anni di pandemia il mondo inizia a valutare se l’uscita dall’emergenza sia realmente a portata di mano. La notizia positiva è che starebbe arrivando un nuovo mix monoclonali per Omicron 4 e 5. Nello specifico la combinazione di anticorpi monoclonali anti-Covid Tixagevimab e Cilgavimab è stata approvata dall’Agenzia Europea del Farmaco, Ema, e dall’italiana Aifa per la profilassi pre-esposizione dei pazienti fragili.
Al momento si attende ancora l’approvazione di questo mix monoclonali per Omicron 4 e 5 per quanto riguarda il trattamento della malattia lieve-moderata. Inoltre questo mix monoclonali per Omicron 4 e 5 manterrebbe l’attività di neutralizzazione contro le sottovarianti emergenti di Omicron, la Ba.4 e Ba.5. A parlarci della presunta efficacia di questo nuovo mix monoclonali per Omicron 4 e 5 è stato uno studio preclinico condotto dall’università di Oxford, in Gran Bretagna.

Questo mix monoclonali per Omicron consta nella combinazione di due anticorpi monoclonali e avrebbe dimostrato di riuscire a limitare in modo considerevole il rischio di sviluppare il Covid sintomatico. Non solo, questo mix garantirebbe anche protezione della durata di circa sei mesi. In sostanza secondo gli esperti una singola dose di questo mix andrebbe vista come un’opzione importante per proteggere le persone vulnerabili e immunocompromesse su cui il vaccino non è sufficiente a sviluppare risposta immunitaria adeguata.
Per accedere alla somministrazione di questo mix monoclonali per Omicron molti addetti ai lavori consigliano di utilizzare come discriminante il fattore di rischio del paziente. Al momento circa il 2% della popolazione mondiale è considerato a rischio aumentato di risposta non adeguata alla vaccinazione contro Covid-19. Proprio queste categorie potrebbero trarre quindi concreti vantaggi dalla profilassi pre-esposizione.
Intanto la maggioranza dei virologi si dice concorde nel ritenere che in autunno molto probabilmente dovremo fare i conti con una recrudescenza della pandemia da Covid. La speranza però è che si tratti di nuovi contagi guidati proprio da Omicron e non dalla nascita di nuove varianti magari più letali e contagiose.
In ogni caso in autunno dovrebbero essere quasi certamente disponibili nuovi vaccini per proteggere meglio la popolazione dall’infezione. Le cure come quelle con i mix monoclonali per Omicron aiuteranno quindi a integrare la vaccinazione nell’ottica di massimizzare la protezione.