Non è certo la prima volta che si parla di un possibile imminente crollo criptovalute, che sia arrivata la volta buona? Lo sostiene Paul Krugman, economista e premio Nobel del 2008 secondo cui le criptovalute starebbero andando verso un crollo senza precedenti.
Una “bolla” che può scoppiare come quella immobiliare
Il crollo criptovalute previsto da Krugman è quindi molto concreto. L’economista ha detto di ritenere che potrebbe scoppiare presto una bolla simile a quella che sconvolse il mercato immobiliare e dei mutui subprime. Come ha riferito sulle pagine del New York Times infatti, Krugman ritiene che l’asset delle criptovalute sia costruito letteralmente sul nulla.
E dire che con il tempo il mercato delle criptovalute ha raggiunto una capitalizzazione di 3 miliardi di dollari. Anche per questo oggi sono molti ad avanzare preoccupazioni circa un possibile crollo dell’asset per via di una bolla che non riesce più a essere sostenibile.

Parlando di un previsto crollo criptovalute Krugman ha cercato di spiegare al meglio la situazione attuale. Nello specifico Paul Krugman ha fatto riferimento alla Federal Trade Commission affermando che le criptovalute si stanno traducendo nel mezzo di pagamento preferito da moltissimi truffatori.
In El Salvador vorrebbero dire addio al Bitcoin
Anche a El Salvador, primo Paese al mondo che ha adottato il Bitcoin come valuta ufficiale, i cittadini sarebbero stanchi delle criptovalute. Secondo un sondaggio infatti solamente il 6,1% della popolazione sarebbe soddisfatta dalle criptovalute mentre, ben il 71%, non ne vedrebbe alcun beneficio. Il sondaggio è stato realizzato dall’Istituto di opinione pubblica dell’Università centroamericana “José Simeòn Canas” su 1270 cittadini salvadoregni.
Del resto Krugman aveva preso posizione già un anno fa quando ancora non si parlava di un crollo criptovalute sempre più imminente. Già un anno fa Krugman aveva detto che i governi sono ben consapevoli del fatto che le criptovalute vengano utilizzate da “pessimi attori”.
Il premio Nobel per l’Economia aveva anche detto che i governi avrebbero potuto prendere provvedimenti sulle criptovalute mai presi prima sul commercio dell’oro.
Insomma, oggi un possibile crollo criptovalute non sembra più così fantascienza ed è bene cominciare a pensare seriamente alle possibili conseguenze.