Proprio quando l’Italia si appresta ad iniziare l’estate ecco che una nuova ondata di Omicron rischia di turbare la serenità. Visto l’andamento dei contagi in netta risalita ora si andrebbe verso una proroga per l’obbligo di mascherine nei bus fino al 30 settembre. I mezzi di trasporto infatti sono sicuramente uno dei luoghi dove il contagio galoppa maggiormente.
Una misura all’insegna della prudenza
La proroga obbligo mascherine nei bus fino al 30 settembre è quindi piuttosto scontata. Non solo, le mascherine probabilmente continueranno a essere obbligatorie anche in ospedali e Rsa. L’orientamento di andare verso la proroga mascherine nei bus e negli ospedali è stato confermato anche dal sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Del resto anche l’Europa invita ad avere un approccio prudente in quanto il Covid, purtroppo, non è ancora stato sconfitto. Confermato invece la fine dell’obbligo per l’uso di mascherine almeno per quanto riguarda teatri, cinema, eventi sportivi e musicali al chiuso. Agli esami di Stato di terza media e maturità invece la mascherina sarà solo raccomandata e verrà quindi meno l’obbligo.

Proroga mascherine a causa di Omicron
La proroga obbligo mascherine nei bus e negli ospedali fino a fine settembre sembra essere una mossa quasi forzata visto lo scenario epidemiologico non positivo. In tanti infatti si aspettano, e anzi stanno già registrando, un netto aumento dei contagi per via delle sottovarianti Omicron: Ba4 e Ba 5. Queste varianti si apprestano a diventare dominanti in tutta Europa con un conseguente aumento importante dei contagi nelle prossime settimane. Lo ha confermato lo stesso Ecdc (Centro europeo per il controllo delle malattie). Da qui la decisione della proroga obbligo mascherine almeno in bus e ospedali.
Anche se la variante Ba5 Omicron non sarebbe più letale, è sicuramente più contagiosa.
Un aumento incontrollato dei contagi potrebbe comportare anche un aumento consistente dei ricoveri e dei decessi. La speranza è che misure come la proroga obbligo mascherine in alcune situazioni come mezzi di trasporto e ospedali possa aiutare in qualche modo a mitigare questa crescita che viene però ritenuta come ormai scontata da tutti i virologi. Intanto la Commissione Europea ha accolto con favore l’idea di prorogare di 12 mesi il certificato Covid digitale dell’Ue.