La Lituania ha iniziato il blocco Kaliningrad, l’exclave russa nel cuore dell’Europa del Nord. In particolare Vilnius ha fermato i treni diretti verso Kaliningrad e questa notizia ha scatenato aspre risposte di Mosca. La portavoce del ministro degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha fatto sapere tramite l’agenzia Tass che ci saranno sicuramente conseguenze dopo il blocco ferroviario.
Il blocco ferroviario a Kaliningrad potrebbe essere detonatore di una guerra globale
Se fin qui in Ucraina abbiamo solo sfiorato ed evocato l’escalation senza toccarla con mano, ora le cose potrebbero cambiare. Il blocco Kaliningrad deciso dalla Lituania venerdì per il traffico ferroviario ha infatti creato le premesse per scenari impensabili e preoccupanti.

Se la Lituania ora non dovesse eliminare il blocco ferroviario, Mosca prenderà tutte le misure per difendere i propri interessi nazionali. Al momento è ancora possibile trovare una soluzione diplomatica e la speranza è che le parti si siedano a un tavolo per trovare una soluzione.
Per Mosca il blocco ferroviario non avrebbe basi legali
La reazione di Mosca al blocco Kaliningrad non poteva farsi attendere. Le restrizioni imposte dalla Lituania al traffico ferroviario sarebbe, per il Cremlino, una violazione della legge internazionale. Mosca ritiene che la Lituania, in qualità di stato membro Ue, avrebbe violato una serie di atti internazionali “legalmente vincolanti”. Il riferimento sarebbe all’accordo di partnership esistente tra Ue e Russia che vieta di interferire nelle rispettive reti di trasporti.
Al momento il blocco Kaliningrad avrebbe stoppato circa il 50% del transito merci. E infatti a Kaliningrad sono già iniziati gli assalti della popolazione ai supermercati per il panico di trovare gli scaffali vuoti.
Per i russi in sostanza si tratterebbe di un trasporto merci da territorio russo a territorio russo e quindi non avrebbe senso applicare le sanzioni. Le sanzioni infatti si applicano ai carichi russi diretti verso l’Ue. Da parte sua la Lituania sostiene di non star facendo altro che applicare le norme Ue. Insomma, una situazione esplosiva che alimenta ancora di più la tensione tra Russia e Occidente.
La sensazione è che si andrà a un nuovo braccio di ferro ma il problema è che i russi ritengono la questione del blocco ferroviario come una questione di sicurezza nazionale.