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G7: Draghi canta vittoria ma ci sono ancora incertezze sul price cap sul gas

Il G7 si è concluso e i temi affrontati dal Gruppo dei Sette sono stati numerosi. Non potevano mancare all’ordine del giorno temi come la guerra in Ucraina, le sanzioni ed il prezzo del gas.

Le principali sette economie dei paesi avanzati hanno partecipato al vertice di Elmau, in Germania. Queste sono: Canada, Francia, Germania, Giappone, Italia, Regno Unito e Stati Uniti.

Il premier italiano Mario Draghi ha conquistato alcune importanti vittorie politiche durante il summit, ma su alcune questioni ci sono ancora molte ombre.

G7: i cinque temi affrontati dal Gruppo dei Sette

Al termine del summit del G7 il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi ha commentato «è stato un vero successo». Ma quali sono stati i temi affrontati?

La questione più importante all’ordine del giorno è il sostegno all’Ucraina contro l’invasione russa. La dichiarazione al summit «sosterremo l’Ucraina per tutto il tempo che sarà necessario». Sono state, inoltre, predisposte le estensioni delle sanzioni alle esportazioni di oro da parte della Russia. Ma per ulteriori decisioni in merito bisognerà attendere il summit NATO che seguirà il G7 appena concluso.

Altro tema discusso è stato il price cap, che è stata la questione più spinosa. Il presidente degli Stati Uniti ha, infatti, proposto di imporre un tetto al prezzo del petrolio. Proprio Mario Draghi ha appoggiato tale misura proponendola all’UE. Tuttavia, ancora non è chiaro in che modo si procederà con l’implementazione di un generico tetto al prezzo dell’energia.

G7
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G7: le decisioni su infrastrutture e materie prime

Al centro del dibattito non poteva mancare il tema dell’invasione russa in Ucraina, che ha spingendo i sette Paesi a dare sostegno all’Ucraina, ma anche altri temi sono stati toccati. Tra questi ci sono le infrastrutture, la geopolitica e le materie prime.

Il G7 si impegnerà inoltre ad investire 600 miliardi di dollari in progetti infrastrutturali sostenibili in Paesi in via di sviluppo entro il 2027. Una scelta che va palesemente a contrastare l’espansionismo cinese nei Paesi a basso e medio reddito.

Per quanto riguarda le decisioni sulle materie prime, al termine del summit i Paesi occidentali si impegneranno a non comprare prodotti russi sanzionati, tra cui acciaio, ferro, legname, cemento, alcuni fertilizzanti, i prodotti ittici ed il carbone.

Daniele Caputo
Daniele Caputo
Buongiorno a tutti! Il mio nome è Daniele, ho 41 anni e la mia passione è l’analisi geopolitica. Avendo una laurea in economia, ho unito questo grande interesse alle mie competenze, trovando un posto nel mondo del giornalismo! Vivo a Torino e ho due figli bellissimi, Giovanni e Marzia.
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