La situazione energetica non è certo delle migliori ed è quindi importante monitorare lo stoccaggio gas. Esiste infatti sempre la spada di Damocle della chiusura delle forniture gas unilaterale decisa da Mosca con cui fare i conti. Il governo si sta già muovendo in questo senso cercando di aumentare lo stoccaggio gas il più possibile in vista del periodo autunnale e invernale del 2022. L’Eni da parte sua ha dichiarato di voler contribuire a mettere il Paese in condizione di avere continuità di forniture. Lo spettro è quello del razionamento di gas e Eni ha rassicurato che la capacità di stoccaggio gas sta aumentando.

Raggiunti i livelli dell’ottobre 2021
Eni ha dichiarato di stare procedendo a passo veloce verso il 90% della capacità di stoccaggio gas. Una buona notizia che fa il paio con il fatto che Eni avrebbe già raggiunto da almeno una settimana il livello di stoccaggio gas dell’ottobre 2021. Al momento Eni starebbe anche operando in sinergia con Snam e Gse per capre come eventualmente coprire dei volumi mancanti. A fare il punto della situazione è stato Lapo Pistelli, direttore public affairs di Eni, nel corso di una importante audizione sulla Sicurezza dell’approvvigionamento in commissione Industria al Senato.
L’Eni sostiene anche il price cap
Oltre a occuparsi con attenzione dei livelli di stoccaggio gas, l’Eni ha anche detto di sostenere la temporanea introduzione del price cap per il gas. Pistelli in questo senso ha detto di sostenere l’iniziativa di governo in questo senso a livello europeo. Sostenerlo solo per l’Italia infatti non sarebbe sufficientemente efficace e potrebbe persino rivelarsi controproducente. Il motivo è che il mercato italiano è molto interconnesso e quindi il price cap solo in Italia potrebbe provocare un effetto fuga. In sostanza ci sarebbe poi il rischio anche per i consumatori di interruzione delle forniture.
Intanto l’attenzione generale è giustamente sullo stoccaggio gas. Il motivo è che Mosca potrebbe presto decidere di interrompere del tutto le forniture gas e quindi occorre mettere in sicurezza il Paese. Il governo italiano si è mosso comunque per tempo per cercare di differenziare le forniture così da non correre rischi eccessivi.