Luca Argentero è di certo uno di quei vip che non ama condividere la sua privacy familiare. E lo ha già reso noto in più occasioni. L’ultimo evento risale a ieri sera, quando durante una cena in un ristorante a Forte dei Marmi, dove si trova in vacanza con la sua famiglia, Argentero si è trovato di fronte all’ennesima violazione della sua intimità.
Alla cena erano presenti la moglie Cristina Marino e la figlioletta di due anni della coppia. Avvistato un paparazzo fuori dal locale che faceva qualche scatto a lui e alla sua famiglia, Luca Argentero ha fatto un cenno all’uomo intimandogli di andarsene.
Ma il fotografo intrepido, non ha colto l’invito e ha continuato a scattare, scatenando la rabbia di Argentero. Vedendo violata la privacy della sua famiglia, l’ex gieffino è uscito fuori a passo di carica per rimbeccare ulteriormente il paparazzo.
La discussione ha avuto toni accesi, ma per fortuna non si è sfiorata la rissa come invece era successo nel 2016.

Scorre cattivo sangue tra i paparazzi e Luca Argentero
In effetti questo non è stato il primo episodio che vede protagonista un Luca Argentero infuriato per la violazione della sua privacy familiare. Nel 2016 un acceso scontro era intercorso tra l’attore e alcuni paparazzi. Questo si era poi trasformato in una aggressione fisica, ripresa da uno dei paparazzi e trasmessa poi in tv.
In quel caso Luca Argentero si era giustificando dicendo che, quei paparazzi in particolare, erano diventati degli “stalker” facendolo arrivare ai limiti della pazienza. Al tempo il caso aveva suscitato molto scalpore mediatico. Ma alcuni colleghi appoggiarono e sostennero Argentero, dichiarando che spesso la pressione degli obiettivi era davvero eccessiva.
A questa pressione si aggiunge anche il fatto che dalla nascita della loro bambina Nina Speranza, Luca Argentero e sua moglie Cristina Marino hanno sempre dichiarato di voler mantenere la privacy della piccola, che anche nelle foto social dei genitori appare sempre con il viso nascosto.
Dunque visto il desiderio di Argentero e consorte, questo andrebbe rispettato anche per tutelare l’identità della piccola.