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Amanda Knox a 15 anni dal delitto di Meredith: “Ora sono libera e felice”. Ecco com’è cambiata la sua vita!

Amanda Knox è, e rimarrà sempre, un nome che ha segnato la cronaca del nostro Paese. Sono ormai passati 15 anni dall’efferato omicidio di Meredith Kercher, avvenuto nella notte di Halloween del 2007 a Perugia.

La vicenda aveva mostrato da subito tratti nebulosi, che avevano spinto gli inquirenti a lunghi mesi di indagini. Si era poi giunti all’incarcerazione di Amanda Knox, che ha sempre dichiarato la sua innocenza, e Rudy Guede.

Dopo i 4 lunghi anni di carcere in Italia, Amanda Knox era poi stata assolta in appello e dunque rilasciata. Era quindi tornata a Seattle dalla sua famiglia e da quel momento in poi, aveva cercato di riprendere in mano la sua vita.

Attualmente fa attivismo per prevenire gli errori giudiziari e aiutare chi ne è vittima ad uscirne. Ma come si è trasformata la sua vita a 15 anni dal delitto che l’ha vista incarcerare?

Amanda Knox a 15 anni dal delitto di Meredith: “Ora sono libera e felice”. Ecco com'è cambiata la sua vita!
Amanda Knox con il marito e la figlia

Amanda Knox adesso si definisce libera e felice

A quanto pare la vita di Amanda Knox ha preso una piega molto più dolce rispetto a quella che immaginava 15 anni fa. In una lunga intervista al settimanale Chi, la Knox racconta di essersi sposata e al suo fianco c’è sempre il marito Chris Robinson, con il quale produce anche il podcast Labyrinths.

I due si sono trasferiti sull’isola di Vashon, nello Stato di Washington e un anno fa hanno avuto anche la loro prima figlia Eureka Muse, che la coppia ha tenuto nascosta per diversi mesi, per paura dell’odio che ancora aleggia intorno ad Amanda.

Parlando a cuore aperto della vicenda che l’aveva vista protagonista e addirittura presunta carnefice, Amanda Knox dice: “Sono infinitamente grata di essere viva e di esser stata scagionata, ma niente potrà restituirmi i quattro anni trascorsi senza motivo in carcere, e niente potrà cancellare il trauma che è stato inflitto alla mia famiglia, ai miei amici e a me.”

E aggiunge: “Soffro ancora lo stigma di un’accusa falsa: resterò per sempre la “ragazza che è stata accusata di omicidio”.

Torna poi a parlare anche di Rudy Guede, che attualmente rimane ancora l’unico condannato per l’omicidio Kercher. “Penso che, dopo 13 anni in galera, è probabile che Guede non sia più un pericolo per la società.”

Ma amaramente continua: “Penso anche però, che il carcere non l’abbia rieducato. Una persona che continua ad accusare degli innocenti del delitto che lui stesso ha commesso, e che si rifiuta di concedere la verità a una famiglia devastata dal dolore (i Kercher ndr), resta un criminale”.

Matteo Orilandi
Matteo Orilandi
Mi chiamo Matteo, sono del 1974 e la musica è il centro della mia vita. Mi occupo principalmente di traduzione e interpretariato, ma nel tempo libero mi piace tantissimo seguire il mondo dello spettacolo e dello sport. Vivo a Roma, in compagnia della mia partner e del nostro gatto Romeo!
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