Re Carlo III e la sua consorte Camilla Parker Bowles sono stati oggetto di un’aggressione verbale e del più classico lancio delle uova, da parte di un cittadino protestante non ancora identificato.
Nello specifico il nuovo sovrano inglese si trovava in visita presso la cittadina di York, insieme alla moglie, per rendere omaggio e inaugurare una statua in onore della Regina Elisabetta II, scomparsa poco più di due mese fa.
Passeggiando per le vie della cittadina inglese, Re Carlo III e la sua regina Camilla, hanno salutato affettuosamente i loro sudditi, in un disteso e gioioso clima di festa. Ma a quanto pare non tutti erano contenti di vedere i due sovrani e il gesto ha lasciato tutti senza parole!

Re Carlo III non si scompone di fronte al lancio delle uova
In realtà non è la prima volta che Carlo III viene preso di mira dal lancio delle uova. In passato gli era stato già lanciato del cibo addosso, e nello specifico si trattava sempre di uova, nel 1995 mentre passeggiava per le strade di Dublino.
Anche la defunta Regina Elisabetta II, in un’occasione, era stata oggetto del lancio delle uova. Alcuni protestanti a Nottingham avevano preso di mira la macchina in cui viaggiava la sovrana, lanciandole anche a lei delle uova.
Ma l’episodio recente successo a Re Carlo III, ha qualcosa di diverso. Questa volta la scena è stata immortalata dagli immancabili smartphone e il video è diventato presto virale.
Per fortuna né il sovrano né Camilla, sono stati sfiorati dalle uova lanciate da un uomo presente tra i sudditi. Hanno quindi proseguito la loro visita per nulla turbati dall’accaduto e volendo comunque mantenere il clima disteso che l’occasione richiedeva.
L’aggressore invece è stato prontamente fermato dalle forze dell’ordine, mentre la folla acclamava: “God save the King” (Dio salvi il Re). A quanto pare l’uomo protestava contro il ruolo istituzionale dei monarchi, affermando che l’intero Paese fosse stato costruito sullo schiavismo.
Per il momento non è nota l’identità del protestante. Ma di certo verrà giudicato duramente per il gesto compiuto nei confronti di Re Carlo III e della moglie Camilla.