Manca ormai pochissimo all’Eurovision Song Contest 2023 e c’è chi ha dichiarato di avere un po’ di timore, e no, non stiamo parlando di Marco Mengoni che rappresenterà l’Italia ma di Mara Maionchi.
Infatti, la famosa produttrice discografica nonché nota conduttrice televisiva e radiofonica, quest’anno ha preso il posto di Cristiano Malgioglio nel ruolo di commentatrice.
Mara affiancherà un volto ormai noto del festival europeo, Gabriele Corsi, ma a pochi giorni dall’inizio ha rivelato una delle sue più grandi paure. Ecco che cosa ha dichiarato.
Mara Maionchi commenta l’Eurovision: “spero di comportarmi bene”
Inizierà domani, 9 maggio 2023, la nuova edizione dell’Eurovision Song Contest che per quest’anno si terrà a Liverpool, nonostante la vittoria dell’Ucraina della scorsa edizione.
La finalissima sarà condotta dalla Maionchi insieme a Gabriele Corsi, ma com’è normale che sia, cresce la tensione a pochi giorni dall’inizio.

“Mi sento come un bambino che entra nel salotto buono spero di essere educata, di non dire parolacce e di comportarmi bene” ha dichiarato la nuova commentatrice dell’Eurovision.
Ha poi aggiunto: “Da fuori non avevo recepito l’Eurovision Song Contest così importante, quando ne ho intuito la vera portata mi sono un po’ spaventata” e continua “Ora spero solo di trovare un santo in paradiso disposto ad aiutarmi. Non avevo mai guardato all’aspetto produttivo dell’Esc. Poi, leggendo il copione, mi sono trovata davanti a qualcosa molto più grande di quanto pensassi. Un vero colosso televisivo”.
Mara Maionchi: Sanremo o Eurovision? “l’Eurovision è uno spettacolo più grande e tecnologico”
La Maionchi se ne intende di musica, non per niente è una delle più famose produttrici discografiche d’Italia. Ha anche parlato delle differenze tra il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest.
“Effettivamente Sanremo trova la sua forza nella canzone, mentre l’Eurovision è uno spettacolo più grande e tecnologico, concepito, fra l’altro, in spazi tv decisamente più grandi dell’Ariston. Mentre Sanremo per il pubblico italiano è un appuntamento storico, l’Eurovision nonostante i 67 anni di vita e le opportunità internazionali che offre ai nostri rappresentanti, lo è meno”.
Poi confessa la sua grande emozione: “Per me la cosa più emozionante è volare nella città in cui sono nati quei quattro signori, i Beatles, divenuti una straordinaria forza di cambiamento del mondo della canzone. E penso che sia così anche per altri”.