HomeSpettacoliPandoro Chiara Ferragni: arrivano i guai per l’imprenditrice digitale. L’antitrust avvia l’istruttoria

Pandoro Chiara Ferragni: arrivano i guai per l’imprenditrice digitale. L’antitrust avvia l’istruttoria

Lo scorso Natale si è parlato molto del pandoro di Chiara Ferragni (della Balocco), venduto come prodotto i cui ricavati sarebbero andati a finanziare opere di bene.

La promozione recitava: “Chiara Ferragni e Balocco insieme per l’ospedale Regina Margherita di Torino”.

Tuttavia, a distanza di mesi, ancora c’è qualcosa che non torna e l’Antitrust ha deciso di indagare. Infatti, le autorità hanno avviato un’istruttoria nei confronti della Balocco Industria Dolciaria, che avrebbe pubblicizzato in modo ingannevole la campagna commerciale.

Pandoro Chiara Ferragni: era davvero beneficenza?

Il costo del pandoro della Balocco era di 9,90 euro. Un presso non accessibile a tutti. Tuttavia, la maggiorazione del prezzo sembrava fosse destinata alla donazione in favore dell’ospedale di Torino.

Tuttavia, secondo l’Antitrust, la società aveva già deciso quanto sarebbe stato l’ammontare della donazione, indipendentemente dalle vendite del pandoro in questione.

Pandoro Chiara Ferragni
Pandoro Chiara Ferragni

La donazione fatta dall’industria dolciaria avrebbe contribuito a sostenere la ricerca sull’osteosarcoma e sul sarcoma di Ewing all’Ospedale Regina Margherita di Torino.

Ma l’Antitrust ha deciso, insieme alla Guardia di Finanza, di effettuare delle ispezioni nelle sedi della Balocco Industria Dolciaria.

Pandoro Chiara Ferragni: la denuncia del Codacons

La Ferragni aveva annunciato: “«Questo Natale io e Balocco abbiamo pensato ad un progetto benefico a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino. Abbiamo creato un pandoro limited edition e sosteniamo insieme un progetto di ricerca per nuove cure terapeutiche per i bambini affetti da Osteosarcoma e Sarcoma di Ewing”.

Ma a sollevare i primi dubbi sull’iniziativa è stato il Codacons, che aveva affermato: “Oggi l’autorità accoglie in pieno la nostra denuncia aprendo una inchiesta attraverso la quale sarà possibile capire meglio i dettagli di una operazione commerciale proposta al pubblico con criteri poco trasparenti, tali da modificare le scelte economiche dei consumatori che hanno deciso di acquistare il prodotto sponsorizzato dalla Ferragni”.

Oltre al Codacons, anche Selvaggia Lucarelli aveva sollevato i suoi dubbi riguardo il ricavato, ipotizzando che si trattasse solamente di un’operazione di marketing.

Luisa Mirella
Luisa Mirella
Mi chiamo Luisa Mirella, sono nata e cresciuta a Bologna e sono appassionata da sempre di cronaca e mondo dello spettacolo. L’informazione è il mio pane quotidiano e, dopo essermi laureata, ho iniziato subito lavorare in questo settore! I miei hobby sono, quando ho tempo, portare fuori il mio cane e viaggiare in giro per l’Italia!
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