La vincitrice di Grammy, Lizzo, è stata citata in giudizio da tre dei suoi ex ballerini che accusano l’esecutore di molestie sessuali e di aver creato un ambiente di lavoro ostile.
Ma questo è un eufemismo in confronto a ciò che hanno realmente passato, secondo le dichiarazioni.
Tra le varie e allarmanti accuse, pare che la cantante abbia costretto uno di questi ballerini a toccare un’artista nuda in un club di Amsterdam. Inoltre, avrebbe sottoposto il gruppo a un’audizione “straziante” dopo aver sollevato false affermazioni secondo cui stavano bevendo mentre lavoravano.
Ma non è finita qui.
Lizzo: la cantante accusata di body shaming
Lizzo, nota per abbracciare la body positivity, è accusata di aver richiamato l’attenzione sull’aumento di peso di un ballerino e di aver licenziato il ballerino a causa di una condizione di salute.
Secondo quanto riferito da NBC News, una causa sostiene che il capitano della squadra di ballo di Lizzo cercava di convertire le opinioni religiose ad altri artisti. Ha, inoltre, rimproverato individui che avevano avuto rapporti sessuali prima del matrimonio.

Melissa Viviane Jefferson, la cantante, è accusata insieme a Quigley. Tra le cause ufficiali ci sono accuse di ambiente di lavoro ostile, molestie sessuali, molestie religiose e razziali e falsa detenzione.
Lizzo: le dichiarazioni della cantante
La cantante ancora non ha rilasciato alcuna dichiarazione dopo le forti accuse mosse dalle ballerine.
Tuttavia, un commento è giunto da una fonte vicina all’artista. Nel commento si legge che i comportamenti della cantante sono opposti a ciò che rappresenta pubblicamente. Se in pubblico è un’icona di positività e inclusione, dietro le quinte la cantante farebbe vergognare i suoi ballerini, sminuendoli in modi illegali e demoralizzanti.
Le ex ballerine dietro la causa sono Arianna Davis e Crystal Williams. Entrambe hanno iniziato a esibirsi nel reality di Prime Video di Lizzo Watch Out for the Big Grrrls. Le due ballerine sono state licenziate. All’accusa si è aggiunta anche Noelle Rodriguez, che invece ha deciso di di