L’asta del cappello di Napoleone I, tenutasi recentemente a Fontainebleau, vicino a Parigi, ha catturato l’attenzione del mondo intero. Questo evento non solo ha segnato un momento significativo nel mercato delle reliquie storiche, ma ha anche evidenziato il persistente fascino per la figura dell’ex imperatore francese. Il bicorno nero, con la sua caratteristica coccarda tricolore blu, bianca e rossa, è stato venduto per una cifra impressionante di 1,932 milioni di euro, attirando collezionisti da tutto il mondo e segnando un nuovo record per la casa d’aste Osènat.
Il cappello, superando le stime iniziali, ha dimostrato come gli oggetti appartenuti a figure storiche di rilievo possano raggiungere valori incredibili nelle aste. Questa vendita ha battuto il record precedente della casa d’aste, stabilito nel 2014, quando un altro cappello di Napoleone era stato venduto per 1,884 milioni di euro. Non si tratta soltanto di un oggetto di abbigliamento, ma rappresenta un simbolo potente dell’era napoleonica e della storia europea.
L’interesse suscitato da questa asta è stato amplificato dall’uscita di un film di grande successo su Napoleone, che ha riportato l’attenzione pubblica sulla figura dell’imperatore. Gli storici affermano che Napoleone possedeva circa 120 di questi cappelli, che indossava in diverse occasioni durante il suo regno. La presenza ricorrente di questi cappelli sul mercato delle aste testimonia l’incredibile fascino che Napoleone continua ad esercitare, anche a più di due secoli dalla sua morte.
Il cappello venduto domenica, realizzato da Pierre-Quentin-Joseph Baillon, pellicciaio personale di Napoleone a partire dal 1806, ha una storia affascinante. Napoleone stesso aggiunse la coccarda mentre si trovava nel Mediterraneo, di ritorno dall’esilio sull’isola d’Elba nel marzo del 1815, un periodo cruciale che precedette i famosi “Cento Giorni” del suo breve ritorno al potere. Dopo essere rimasto in famiglia fino alla fine del XIX secolo, il cappello è passato attraverso le mani di vari collezionisti, arricchendo la sua storia prima di arrivare all’attuale proprietario, la cui identità rimane avvolta nel mistero.
Il valore storico di questi cappelli è inestimabile. Napoleone è noto per aver trasformato l’Europa con le sue campagne militari e le riforme amministrative, lasciando un’eredità duratura che continua a influenzare la politica, la legge e la società in molti paesi. I cappelli, con il loro design distintivo, sono diventati un simbolo immediatamente riconoscibile dell’imperatore e un potente strumento di riconoscimento visivo nella cultura popolare.
La vendita di questo cappello, insieme ad altre asta di cimeli napoleonici negli ultimi anni, dimostra un interesse crescente per l’epoca napoleonica e il suo impatto storico. Nel 2018, un altro cappello di Napoleone, ritenuto essere stato indossato durante la battaglia di Waterloo, è stato venduto per 350.000 euro. Questi oggetti, oltre ad avere un valore monetario elevato, offrono un collegamento tangibile a una delle figure più influenti della storia europea.
L’asta di Fontainebleau è stata un evento memorabile, non solo per il suo risultato finanziario ma anche per il suo significato culturale. Ha riacceso l’interesse per la storia e il patrimonio, ricordandoci come gli oggetti del passato continuino a vivere nel presente.